Riflessi birmani

Un mondo a parte, dove pianure ornate da migliaia di templi, teahouse, stupa dorati e uomini dal viso dipinto di giallo sono la normalità. Siamo in Birmania, o meglio Myanmar, nazione rinominata recentemente per includere le numerose minoranze etniche che vi risiedono, oltre ai birmani. Delimitata a nord dalla catena dell’Himalaya, a sud è bagnata dalle acque del mare delle Andamane, ovunque è abitata da un popolo cordiale e disponibile. Per chi cerca paesaggi, costumi e tradizioni uniche, questo è il posto per voi.

Cominciamo da Yangon/Rangoon, una metropoli ancora intrisa dell’atmosfera coloniale data dalla dominazione britannica: oltre ai pittoreschi edifici coloniali, la città ospita il monumento religioso più grandioso della regione, la dorata pagoda Shwedagon. Tempio dedicato a Buddha, domina lo skyline della città in particolare al tramonto. Qua le teahouse abbondano, e oltre al tè offrono chiacchiere e occasioni per uno spuntino. La colazione tradizionale è il mohinga: zuppa con noodles di riso in un brodo di pesce.

Momenti magici si passano visitando la piana di Bagan e il monte Popa: una distesa ricoperta da migliaia di templi datati tra l’XI e il XIII secolo s’innalza improvvisamente in un rilievo di roccia vulcanica, chiamato Taung Kalat (o comunemente monte Popa). Mèta dei pellegrini che raggiungono il sito per rendere omaggio agli spiriti prebuddhisti nat, alla sommità delle pareti a strapiombo ospita dei santuari.

A Mandalay, l’antica capitale, troviamo il tempio-labirinto del Kuthodaw, noto come “il libro più grande del mondo”. 729 lastre di marmo, custodite in piccoli stupa, compongono i quindici libri dei Tripitaka, testi sacri del Buddhismo. Rinomata è la Mandalay Hill: due scalinate si arrampicano sulla collina, congiungendosi poco prima di un grande Buddha che indica il palazzo reale. Risalirla a piedi è un’impresa che richiede circa tre quarti d’ora, fino a raggiungere l’ampia terrazza della Sutaungpyi Paya. Nella vicina Amarapura, camminate all’alba sul ponte di teak U Bein, lungo più di 1 km.

La Birmania è terra di valli fluviali e laghi: sulle sponde del lago Inle i barcaioli remano con una gamba, raggiungendo villaggi su palafitte e orti galleggianti. Per i visitatori che cercano il mare, invece, l’incantevole spiaggia di Ngapali sul Golfo del Bengala è costeggiata da innumerevoli palme su di una sabbia finissima. Regalatevi un po’ di tempo per sorseggiare succo di cocco e mangiare frutti di mare appena pescati.

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